domenica 12 settembre 2010

8th POKER RUN - HAMC - Milano

Sabato 11 Settembre 2011

Tornano le Harley Davidson a Milano ed è di nuovo POKER RUN. Arrivato all’ottava edizione l’evento organizzato annualmente dagli Hells Angel MC Milano.
Le Harley arrivano alla spicciolata nel primo pomeriggio in P.za Castello, tra rombi di marmitte che identificano inequivocabilmente le HD ed esplosioni di cromature la strada si riempie di vari gruppi di bikers con il proprio logo di identificazione, tra cui ovviamente molti con il teschio alato, ma anche molti motociclisti appassionati “semplici” possessori di una Harley, in tanti arrivati anche con la moglie o la fidanzata, e alcuni perchè no con il figlioletto al seguito.

Il POKER RUN è un'inusuale “corsa” legata al gioco del poker che si snoda in cinque tappe per un percorso di circa 80 chilometri. Ogni partecipante, pagando l'iscrizione, riceve la t-shirt del Poker Run, dei gadgets, ma soprattutto la cartolina gioco dell'evento. Nella cartolina sono impressi 52 numeri. Ad ogni tappa il biker avrà modo di scegliere uno dei numeri e farselo "forare" sulla propria cartolina. Al termine del giro ad ogni numero verrà assegnato il valore di una carta da gioco. La corrispondenza con i numeri forati sulla propria cartolina crea appunto una mano di poker. Vince dei premi chi si ritrova la combinazione di poker più alta.

Partenza come previsto verso le 16, con la prima tappa che vede il corteo attraversare festosamente le vie di Milano, centinaia di moto (rombanti ! !) invadono il centro cittadino percorrendo le strade verso la periferia sud, tra gli sguardi divertiti di tutti i passanti. L’impressione e che la parata venga presa dalle persone più come una festa che un disturbo per essere rimasti bloccati al semaforo.

Usciti da Milano, direzione Abbiategrasso, facciamo la prima tappa in un locale subito fuori dalla cittadina, per avere la nostra seconda timbratura sulla cartolina del Poker Run, la prima è stata fatta alla partenza. Gli Hells hanno organizzato un piccolo rinfresco (molto gradito) che dà veramente al Poker Run un clima di festa tra amici, che è sicuramente lo spirito di questo evento.
Ripartiti percorriamo in corteo le strade del Pavese, di cui molti tratti tra le campagne e la riva del fiume Ticino.Molto emozionante vedere questo lungo serpente di moto percorrere l’argine del fiume, fino ad arrivare nel grande parcheggio del ristorante “Giardino nel Parco”  proprio sulla riva del fiume in località Motta Visconti (MI). Una pausa aspettando che tutto il gruppo si ricompatti, timbratura della cartolina e si riparte direzione S.Genesio (PV) dove arriviamo dopo aver attraversato il centro di Pavia.
Penultima timbratura per arrivare dopo pochi chilometri al punto di arrivo, la steack hause “il Toro” di Zeccone (PV). Il locale è anche birreria e si può mangiare salamelle e carne, gli Hells hanno chiamato un gruppo che suona ovviamente heavy metal. Peccato per le zanzare, e non qualcuna, ma in numero maggiore ai motociclisti presenti.

Visualizza Poker Run 2010 in una mappa di dimensioni maggiori.

L’evento come al solito è stato ben organizzato dagli HAMC Milano, ma la bella giornata di sole è finita ed è diventato buio. Purtroppo l’estrazione dei numeri per vedere se per caso abbiamo vinto qualche cosa ancora non avviene, e quindi come ogni motociclista ben sa, con il buio è meglio non andare troppo in giro, perché il resto dell’umanità a spasso con le quattro ruote non ha sempre rispetto e cura dei bikers, di notte ancora meno. Quindi decidiamo di salutare e chiudere la giornata per fare ritorno al box.

lunedì 6 settembre 2010

11 Settembre 2010 - Poker Run 2010 - Hells Angels MC

Sabato 11 Settembre in Piazza Castello a Milano alle ore 14:00 prende il via l’ottava edizione dell’attesissimo appuntamento organizzato dagli Hells Angels MC, il più prestigioso club motociclistico mondiale.

Il POKER RUN è un'inusuale corsa legata al gioco del poker che si snoderà in cinque tappe per un percorso di circa 70/80 chilometri, con destinazione finale "Il Toro" la steak house di Zeccone (PV).
Ogni partecipante, pagando l'iscrizione (15euro), avrà diritto a ricevere la t-shirt del Poker Run, dei gadgets, ma soprattutto la cartolina gioco dell'evento. Nella cartolina saranno impressi 52 numeri. Ad ogni tappa (5 in tutto) il biker avrà modo di scegliere uno dei numeri e farselo "forare" sulla propria cartolina. Al termine del giro ad ogni numero verrà assegnato il valore di una carta da gioco. Basterà controllare la corrispondenza con i numeri forati sulla propria cartolina. Vincerà chi indovinerà la combinazione di poker più alta.

Una ottima occasione per stare in compagnia e condividere questa passione.



venerdì 20 agosto 2010

Tour - Passo dello Stelvio

Quest'anno le vacanze estive sono davvero poche, una misera settimana da sfruttare al massimo, ma purtroppo visto l'accumularsi di varie faccende "molto importanti", riusciamo a ritagliarci solo un paio di giorni per girovagare con la moto.
E' un po di tempo che programmiamo di andarci, ma le condizioni atmosferiche non lo hanno mai permesso, e poi è sicuramente una meta possibile in due giorni. Quindi decidiamo di raggiungere al PASSO DELLO STELVIO, passando dal versante Svizzero per poi ritornare dal versante Italiano (Valtellinese).



Visualizza Tour - Passo dello Stelvio in una mappa di dimensioni maggiori

Giovedi 19/08/2010

 Organizzazione zero, sveglia sul presto, carico della moto con l'indispensabile (le tute dell'acqua fanno parte dell'indispensabile sia per scaramanzia che per il tipo di percorso montano).
Si parte direzione Lecco - Colico - Chiavenna utilizzando l'ormai famosa SS36 che in pratica è il nastro di lancio per la maggior parte dei nostri giri. Arrivare a Chiavenna è abbastanza veloce, un pò noiosa la superstrada, un pò meno il resto della strada statale che costeggia il lago di Mezzola e percorre appunto la Val Chiavenna fino al suo principale centro abitato.
Arrivati a Chiavenna si segue la direzione Svizzera, Saint Moritz.
Appena usciti dalla cittadina, circa 4Km, sulla destra sono ben visibili le Cascate dell'Acqua Fraggia, dove decidiamo di fare una sosta, sia per scattare qualche foto che per fare uno spuntino (panino & birra), e anche perche la muscolatura "posteriore" non è allenatissima nell'ultimo periodo.
Le cascate valgono la sosta, il ruscello volendo permette anche di bagnarsi e ci si può rilassare prendendo un po di sole, il "Kiosko" ha prezzi più che accettabili e la qualità dei salumi sà gia di nostrano.

Riprendiamo il cammino direzione Villa di Chiavenna - Dogana, dove immancabilmente ci fermano per controllare i documenti. Ma l'Harley fà un pò immagine da malviventi?? Oppure noi abbiamo l'aspetto dei malviventi??. Comunque il doganiere Svizzero è molto gentile, e fatti i suoi controlli ci dà il permesso di continuare, anche se prima vuole sapere dove andiamo :-) . Entriamo in Svizzera percorrendo la SS3 che porta al Passo del Maloja, e come sempre abbiamo l'impressione che il paesaggio cambi semplicemente passando il confine.
Questi Svizzeri hanno dei folletti che di notte tosano l'erba, sistemano le pile di legna, e a mò di presepe anche tutte le varie casette sul fianco della montagna ! ! !

L'aria sul viso è fresca, il brontolio del motore è un piacere da sentire, e ci rimane solo da guardare il panorama, cercando di comprendere quei punti colorati JAP che ogni tanto ci sorpassano. . . era quello che ci voleva.

Il Passo del Maloia (1815 m.), sul lato della Valchiavenna è in cima alla parete rocciosa che precipita quasi verticalmente dalla montagna e la strada che vi si inerpica presenta numerosi tornanti; arrivati in cima ci si trova nell’Alta Engadina, con i laghi di Sils e di Silvaplana. La vicinanza con le località di villeggiatura dell'Engadina, segna il carattere turistico del passo Maloja, e la località sulla cima del passo è una piccola ma attrezzata stazione turistica, e ovviamente tappa obbligatoria per qualche foto al serpente di asfalto che si inerpica sulla montagna e al panorama della valle sottostante (accudita da un migliaio di folletti Svizzeri).

Dopo lo sosta ripartiamo percorrendo la strada che costeggia i laghi dell'Engadina (Sils, Silvaplana, Champfèrer,  Moritzersee) fino ad arrivare alla famosa St Moritz che semplicemente attraversiamo dando uno sguardo ai molti villeggianti che passeggiano a bordo lago e ai famosi e lussuosi alberghi. Comunque alla prima rotonda fuori dalla cittadina si va a destra direzione NORD seguendo le indicazioni per Zernez.
La valle si allarga e la strada la percorre centralmente cosi come il fiume che l'ha creata, e questa guida "rilassata" ci permette di godere il panorama e di assaporare davvero il piacere di andare in moto.
Arriviamo a Zernez, pittoresco villaggio dell’Engadina, situato alle porte del Parco nazionale svizzero (la riserva naturale più grande del Paese), nella parte superiore della Bassa Engadina, vicino ai colli alpini della Fluela e di Ofen.
"Allegra" è la formula romancia di benvenuto che troviamo all'ingresso della cittadina di villeggiatura di Zernez (1474 m.), e qui che troviamo il bivio per entrare in val Mustair, e cominciare a salire davvero per affrontare il secondo passo della giornata, il Passo del Forno (in romancio Pass dal Fuorn o Susom Give, in tedesco Ofenpass), questo collega le valli Grigionesi dell'Engadina e la Val Monastero, e quindi anche la Val Venosta (Alto Adige) e la Valtellina (Lombardia).


La valle è estremamente selvaggia, e la strada l'attraversa passando tra boschi di abeti e larici, qualche tornante e alcuni passaggi a strabiombo sui dei costoni ed arriviamo al Pass dal Fuorn (2149 m.). In cima al passo c'è un ristorante / bar con terrazza panoramica, un ampio parcheggio, un piccolo negozio per souvenir, e una statua di legno di un Orso Bruno a ricordo che in questa zona nel luglio 2005 è stato fotografato un orso bruno che non si vedeva in questi boschi dal 1923. Facciamo una sosta obbligatoria, sia per le foto, e per sgranchire un po le ossa, e poi seduti al sole a guardare il panorama si stà bene.

Ripartiamo. . .  tutta discesa fino a Santa Maria in Val Monastero piccolo borgo in fondo alla discesa e dove inizia la strada per il Passo dell'Umbrail, che fa parte del nostro tragitto
Arriviamo nel borgo e iniziamo nuovamente a salire, sia per proseguire sul nostro percorso, sia perchè, visto che inizia a fare buio, stiamo cercando la Gastahaus Alpenrose dove se c'è posto vorremmo passare la notte. Quattro chilometri al di sopra del comune di Sta. Maria, su uno dei tornanti del Passo dell’Umbrail troviamo l’hotel e anche una camera doppia per la notte. Il piccolo albergo sembra più che tranquillo, c'è anche un ristorante e una terrazza con un notevole panorama sulla valle sottostante.
Ok, doccia e cena - Wiener Schnitzel x 2 + birre + dolce gelato, la camera con la colazione di domani mattina = € 100.


Venerdi 20/08/2010

La notte passa tranquilla avvolti nei caldi piumini di penne d'oca e con una temperatura molto lontana da quella afosa lasciata in Brianza.
Sveglia, colazione "tedesca",e ricarichiamo l'unico bagaglio sulla moto, pronti a ripartire destinazione Stelvio.  Siamo sulla strada che porta al Passo dell'Umbrail, ne percorriamo qualche chilometro ammirando i boschi e il ruscello che scende a valle, e ecco che all'improvviso non c'è più la strada asfaltata che diventa in terra battuta!!!! Bella, senza buche, ma con quel brecciolino che non da sicurezza nelle curve..... molto selvaggio. . . . ma fortunatamente la situazione terra dura solo 3Km per convertirsi nuovamente in asfalto.
Siamo saliti di quota, non ci sono più alberi e i prati attorno portano ancora i segni del gelo e della neve invernale. La strada e il paesaggio alpino che ci si presenta ad ogni tornante vale sicuramente il viaggio, e l'asfalto serpeggia attraversando i prati, continuando a salire sulla montagna, ed è un piacere da percorrere in moto.
Eccoci all'ultimo tornante, un altra Gasthaus (in quota) e il cartello che siamo arrivati in cima all'Umbrail (2503 m.). Sosta per la foto e ripartenza, perchè la strada continua a salire e la davanti, in cima ai tornanti che possiamo vedere, c'è lo Stelvio.

Poche centinaia di metri ed ecco il cartello che dice che siamo tornati in Italia e che più avanti c'è la dogana, ma i doganieri non ci sono, ma proprio nessuno. . . . e quindi Italia, senza ulteriori controlli.
Dopo la dogana si segue la strada che sale a sinistra, cosi percorriamo gli ultimi Km e gli ultimi tornanti, e arriviamo in cima. . . PASSO DELLO STELVIO (2758 m.), da qui si può solo scendere!!! Lo Stelvio è il valico automobilistico più alto d'Italia e il secondo d'Europa.

Parcheggiamo l'Harley e ci facciamo un giro, le poche abitazioni sono alberghi, ristoranti, e negozi di souvenir, una specie di bazar all'aperto, popolato da molti turisti, bikers, e eroi. . . si i ciclisti che qui sono arrivati pedalando, uno sforzo che per le mie capacità fisiche / ciclistiche è inimmaginabile.

Facendo una breve parentesi ciclistica; Il passo dello Stelvio è una salita estremamente impegnativa da entrambi i versanti: il più difficile è però quello altoatesino che sale per quasi 26 km senza un attimo di respiro e con pendenze via via crescenti (circa 11% nell'ultimo chilometro). Lo Stelvio è diventato famoso nel mondo del ciclismo quando nel 1953 è stato inserito per la prima volta nel tracciato del Giro di Italia ed è stato teatro di una delle ultime grandi imprese di Fausto Coppi.

Dopo aver fatto il giro di tutti i negozietti e comprato la patch HD da attaccare al giacchino, facciamo le foto di rito e prendiamo un po di sole ammirando il massiccio dell'Ortles che ci sta di fronte, maestoso nei suoi 3900 m.

Una piccola nota dolente da segnalare a chi ci legge sono i vari ambulanti che vendono panini con salsicce, birre, ecc.. la nota dolente è che se parli Tedesco fanno un prezzo, se parli Italiano un'altro e questo a nostro modesto parere è estremamente scorretto!! Visto sopratutto la moltitudine di turisti e bikers che qui portano soldi.
L'episodio è nato dal voler acquistare una semplice bottiglia d'acqua naturale da 500ml, acquistata 5 minuti prima da una simpatica e sorridente signora di lingua teutonica costo 0,80€ (ero seduto di fianco alla bancarella) . . . . . chiesta dal sottoscritto 2 € !!!!!
Non vale nemmeno la pena della discussione, sono andato in uno dei tanti e ONESTI bar è ho acquistato la preziosa acqua a 1€ - - quindi se vi viene fame o sete meglio al bar che dall'ambulante, oppure imparate qualche parola in Tedesco.... :-)

Dopo una rilassante pausa ripartiamo, scendendo sul versante Valtellinese, ripassiamo davanti alla dogana, e percorriamo i 22km e i 34 tornanti che attraversano la Valle del Braulio scendendo verso Bormio, accompagnati sia in discesa che incrociando in salita molti bikers, di varie nazionalità con cui scambiare il saluto di rito.

Arriviamo a Bormio stracolma di villegianti, ma d'altronde siamo alla metà di agosto, l'attraversiamo e facciamo uno sbaglio!!! Prendiamo la nuova variante della SS38 anzichè percorrere il tracciato storico. La nuova variante è una vera superstrada e corre per la maggior parte in galleria, buia e molto trafficata, per cui è facile perdere il rilassamento nella guida e sopratutto niente da vedere se non il culo del camion che ti stà davanti.

Passiamo Sandalo dove la nuova variante stradale finisce, passiamo da Tirano e finalmente possiamo tornare a guardarci intorno, la Valtellina è una valle circondata da ampie catene montuose e la SS38 la percorre tutta fino a Colico.
Siamo un pò prima di Sondrio e decidiamo di fare una sosta per placare la fame e la voglia di pizzoccheri (siamo in Valtellina) ci fermiamo a Chiuro (SO) al ristorante "Baffo" dove con 26€ mangiamo due piatti di pizzoccheri, un tiramisù alle castagne, 1/2 litro di rosso, e caffe.

La digestione spinge a sdraiarsi nell'erba e schiacciare un sonno, ma pensiamo che sia meglio avvicinarsi di più verso casa, le nuvole sopra la nostra testa stanno aumentando. Percorriamo tutta la statale che ci porta di nuovo, con dei lunghi rettilini, a Colico incrociando in questo modo il percorso dell'andata.
Il tempo è migliorato e allora decidiamo di fare la strada che costeggia il lago evitando la superstrada e le gallerie, cosi attraversiamo Colico e prima di arrivare a Dervio decidiamo di fare una breve sosta nel borgo di Corenno Plinio uno dei più genuini del lago, una manciata di case arroccate su una roccia-promontorio sul lago a cui si accede attraverso delle scale di cui alcune intagliate nella pietra, che scendono rapidamente dal piano stradale fino al lago, giungendo ad un piccolo porticciolo da cui, alzando lo sguardo si gode una magnifica prospettiva del borgo

Al termine della passeggiata, riprendiamo la moto e percorriamo con calma tutto il lungo lago fino a Lecco dove ritroviamo la "nostra" SS36 che ci porta velocemente a casa.



giovedì 29 luglio 2010

Harley, nuovo Sportster 883 Super Low

Il nuovo Sportster 883 Super Low, modello d’ingresso della gamma di Milwaukee, con il modello precedente di cui prende il posto condivide più che altro il motore. Il resto è in buona parte rinnovato, a cominciare dalla sella ribassata, morbida e sagomata per migliorare il confort del pilota, che anche in questa versione viaggia da solo… Ma per un “harleista” questo non è certo un problema, anzi.
Nuovo anche il manubrio, modellato per affaticare di meno la guida, e soprattutto nuovi cerchi e pneumatici radiali, quest’ultimi realizzati appositamente dalla Michelin. Le misure dei primi passano da 19 a 18 pollici (anteriore) e da 16 a 17 pollici (posteriore); tutto ciò, assicurano i tecnici americani, insieme alla nuova geometria dell’avantreno, serve a garantire maggiore maneggevolezza e facilità di sterzo. D’altra parte questa moto è adatta a un pubblico ampio, tra cui molte donne, e quindi ben venga la semplicità. E chi ama far chilometri apprezzerà anche il nuovo serbatoio da 17 litri, 4,5 in più che in passato. Il motore, confermato, è il bicilindrico 883, raffreddato ad aria con iniezione elettronica. Il prezzo: da 8.900 a 9.400 euro a seconda del colore.
[fonte: Corrieredellasera.it]

domenica 25 luglio 2010

Swiss Harley Days – 16 / 17 / 18 Luglio 2010

17 Luglio 2010

Anche se gli impegni di questo periodo non ci lasciano molto tempo a disposizione, non volevamo assolutamente mancare a questa edizione dello Swiss Harley Days che in concomitanza con l'HOG Rally Europeo si presentava davvero come tra uno dei più grandi eventi Europei del mondo Harley per questo 2010.

Quindi, vista la casuale fortuna regalataci dalla HOG, di avere organizzato un raduno a cosi pochi km da casa, siamo partiti sabato mattina di buon ora per essere presenti anche noi a questa festa.
In migliaia i motociclisti provenienti da tutta Europa che si sono come noi ritrovati sulle rive del lago di Lugano, trasformando la tranquilla atmosfera della cittadina Svizzera in una vera festa con bancarelle, stand, dimostrazioni, l’Harley Village, e soprattutto tanta gente simpatica, e tante moto, anzi tantissime. 15.000 Harley Davidson, e qualcosa come 40.000 persone hanno assistito alla parata di sabato pomeriggio.

Un video fatto da 69PORTALUCA che riprende una breve parte della parata in cui ad un certo punto ci siamo ritrovati [2:16] :-)



lunedì 14 giugno 2010

CUSTOM VILLAGE 2010

13 Giugno 2010

anche questo week end i ragazzi del IRON CROWN hanno organizzato un bell'evento, il primo CUSTOM VILLAGE! Presso la V° edizione del COUNTRYDAY alla CANTINA di Lentate sul Seveso.
 Presenti un nutrito numero di Customizers con i loro ultimi gioielli!!!....un Bike Show con svariati premi, tanta buona Live Music, stands , motorbike games , food & drink a volonta.Domenica mattina motogiro della zona, nel pomeriggio alcuni concerti rockabilly e la premiazione delle customizzazioni più belle sia dei privati che dei professionisti con giuria presieduta da KUSTOM GARAGE. La categoria professionisti è stata vinta dalla creazione "Varuna" (divinita Indù), di CUSTOM ATTACK http://www.customattack.com/.

L'evento, completamente free e con spilla ricordo in regalo, è stato organizzato nel migliore dei modi, tanta la gente sia bikers che civile, sicuramente da ripetere alla prossima edizione.

martedì 27 aprile 2010

Alla scoperta della Valsassina - Itinerario 02

Domenica 25/4/2010

Approfittiamo di questa "quasi" giornata di sole per fare e proporvi un nuovo giro in moto, percorrendo come nell'itinerario precedente i territori e le strade attorno al lago di Como. Da Verano ci dirigiamo "velocemente" sulla supestrada SS36 verso Lecco, e da qui che parte e arriva il nostro persorso di oggi. E' un giro per gli amanti della montagna, si viaggia circondati dalle Grigne e dai massicci che dividono le valli bergamasche, quali il Resegone ed il Pizzo dei tre signori, si attraversano paesini ricchi di artigianato e aziende casearie. Ideali per fare tappe di assaggio di caprini, taleggi, e robbiole. Le strade caratterizzate da curve e salite, salite e curve, con unica eccezione della gradevolissima strada del fondo valle da Ballabio fino a Taceno. Decisamente strette le strade montane, come quella della Valvarrone.

Visualizza Valsassina in una mappa di dimensioni maggiori

Lasciamo Lecco seguendo le indicazioni per la Valsassina (preferiamo non prendere la nuova strada in galleria, perchè ci priva del panorama. Saliamo attraverso le vecchie frazioni di Rancio e Laorca, fino ai 650mt di Ballabio. Dopo avere scollinato, prima di entrare a Ballabio, troviamo una deviazione sulla destra per Morterone. Ci attendono 15Km di strada tortuosa attraverso la Val Boazzo ricca di paesaggi all'ombra del massiccio del Resegone. Il paesino di Morterone è a 1070 mt e con i suoi 33 abitanti si fregia di essere il più piccolo Comune d'Italia. Visitiamo il paese che ha una inaspettata attenzione per l'arte contemporanea, molto curiosa in un ambiente alpino. Le opere non sono racchiuse in una struttura chiusa ma lungo le strade, tra le case, vicino alla chiesa... un museo.

Torniamo a Ballabio ripercorrendo gli stessi tortuosi 15Km, svoltiamo a destra e percorriamo la S.P.62 di fondovalle della Valsassina, incontrando Pasturo, Introbbio, Primaluna, fino a Taceno, qui teniamo la destra in direzione Premana, e qui la nuvola di Fantozzi con residenza sulla Grigna ci coglie impreparati, un acquazzone improvviso ci bagna completamente, ma per fortuna dura veramente poco, più o meno cinque chilometri...... Arriviamo a Premana famosa per la produzione di forbici e coltelli, parcheggiamo l'Harley in fondo alla strada principale, vicino alla chiesa e facciamo una breve pausa vagando un pò per le strette e affascinanti viuzze.

Di nuovo in sella, e ripartiamo. Percorriamo in discesa la via principale di Premana fino al bivio per Dervio e iniziamo la discesa a lago lungo la Valvarrone. La strada è ben esposta ma veramente stretta, superiamo Pagnona e arriviamo a Tremenico, interessanti alcuni paesini completamente abbandonati e 1Km dopo Tremenico, a sinistra sul versante opposto, l'inusuale vista delle miniere di ferro a sottolineare la centenaria attività siderurgica della zona. Ancora qualche curva e superato l'abitato di Vestreno arriviamo a Dervio.

A Dervio, grazioso paese affacciato sul lago particolarmente noto agli appassionati di vela, svoltiamo a sinistra per imboccare la SP 72 che costeggia tutto il ramo orientale del lago, passando da Bellano, Varenna e Mandello, fino a Lecco conclusione del nostri itinerario.

martedì 13 aprile 2010

Riding Season 2010 - Hells Angels MC

10/04/2010

. . . . e anche se quest'anno non abbiamo potuto essere presenti come nella stagione precedente (per ovvi motivi) . . . .
Vogliamo postare il link del video relativo alla parata che da il via alla stagione dei raduni e run dei famosi Hells Angels MC. . . 

CI SIAMO SPOSATI

10/04/2010

Non è un evento HD, ma sicuramente uno degli eventi più importanti nella nostra vita, e fa molto piacere farlo sapere qui, agli amici del mondo virtuale e non.

!!! CI SIAMO SPOSATI !!!


[prossimo appuntamento per festeggiamenti e benedizione]
[25 settembre 2010]

martedì 6 aprile 2010

Triangolo Lariano - Itinerario 01

Lunedì 05/04/2010

Si chiama Triangolo Lariano il territorio compreso tra Lecco - Como - Bellaggio.
L'itinerario portà a percorrere tre strade di forte interesse turistico, attraversando stazioni di soggiorno a media altezza immerse nel verde, con la possibilità di godere di splendidi panorami.
L'itinerario si sviluppa generalmente su strade strette, che raggiungono anche pendenze elevate.





Visualizza Triangolo Lariano in una mappa di dimensioni maggiori

Malgrado queste festività Pasquali siano state caratterizzate da uno stato metereologico piovoso e freddo. Oggi la giornata è (finalmente) splendida. Un gran bel sole, l'aria forse un po fredda, ma le giuste condizioni per fare il "giro" che abbiamo programmato.
Partendo da Verano B.za, base di partenza del nostro girovagare, ci dirigiamo velocemente verso ERBA. Per fare questo scegliamo di prendere la SS36 in direzione Lecco fino al bivio con la Como/Bergamo, da qui la  SP342 in direzione Como e poi la SP41 in direzione Erba. Seguiremo questa provinciale anche per salire fino ad Asso, passando a lato del Lago del Segrino e nel centro dell'abitato di Canzo.
Uscendo da Asso in direzione Bellaggio, giriamo a sinistra in località Maglio e seguiamo le indicazioni per Sormano, dove troviamo le indicazioni per il Pian del Tivano. Arriviamo alla Colma del Piano, dove si trova la capanna Stoppani (1100 metri s/m), un osservatorio astronomico, ed un ristorante dove è possibile mangiare o fare anche un semplice spuntino con degli ottimi panini con salame nostrano. Il paesaggio è splendido e merita una sosta (anche per il panino), inoltre, se siete fortunati di trovare qualche incaricato dell'osservatorio, è possibile dare un occhiata al telescopio e ricevere qualche interessante spiegazione sulle attività solari, sulle stelle, nebulose e meteoriti.
Universo a parte rimontiamo in sella per scendere verso Nesso attraverso il riposante Pian del Tivano, conca verde lambita da quel caratteristico vento del lago che ne ha preso il nome, vento oggi particolarmente gelido!!! Dopo avere superato Zelbio incontriamo Veleso, e con una bella serie di pieghe eccoci a Nesso.
Immettiamoci sulla 583 la strada costiera del lago, ricca di curve a medio e lungo raggio ci conduce ora verso la perla del lago di Como: Bellagio. Turismo, shopping, giardini, ville antiche e quant'altro. Vale sicuramente la sosta è una visita, camminando lungo le stradine e le scalinate. Purtroppo in questo lunedì di Pasqua il borgo è pieno, anzi stracolmo di turisti assatanati, e cosi le bellezze che ci circondano perdono un po di "colore".
Partiamo da Bellaggio, prendendo la Vallassina che dall'abitato sale verso la montagna (attenzione a non seguire le indicazioni per Lecco!). A Guello teniamo la sinistra verso Civenna, il cui abitato si estende su un incantevole pianoro affacciato sul ramo lecchese del Lario. All'ingresso del paese (vicino al cimitero) c'è un parcheggio con un monumento dedicato a tutti i motociclisti e uno splendido terrazzo con vista sulle Grigne e sul lago, la sosta è obbliggatoria!!
Pochi Km ed ecco Magreglio e il Santuario della Madonna del Ghisallo. Spegniamo la moto in onore di altre ruote, è infatti questa la Madonna protettrice dei ciclisti. Facciamoci un giro nel piazzale, visitiamo se ne abbiamo voglia il museo del ciclismo, e anche qui godiamoci il panorama.
Riprendiamo la strada e scendiamo di nuovo verso Asso, qui giunti giriamo a sinistra sulla strada della Valbrona e scendiamo verso Onno in riva al lago. Da qui proseguiamo di nuovo lungo la provinciale 583 verso Lecco. Stretta, tortuosa, quasi scolpita nella roccia a picco sul lago. Occhio alle curve!! Dopo circa 11 Km e un paio di gallerie arriviamo a Valmadrera per riprendere la SS36 verso casa, dove il nostro itinerario si conclude (130 Km).

lunedì 29 marzo 2010

Live By It

Bello il video, bello il significato delle parole, bello condividerlo con chi la pensa allo stesso modo....


- We believe in going our own way, no matter which way the rest of the world is going.
- We believe in bucking the system that’s built to smash individuals as bugs on a windshield.
- Some of us believe in the man upstairs. All of us believe in sticking it to the man down here.
- We believe in the sky, and we don’t believe in the sunroof.
- We believe in freedom.
- We believe in dust, tumbleweeds, buffalo, mountain rangers and riding off into the sunset.
- We believe in saddle bags and we believe that cowboy had it right.
- We believe in refusing to knuckle under to anyone.
- We believe in wearing black, because it doesn’t show any dirt or weakness.
- We believe the world is going soft, and we’re not going along with it.
- We believe in motor cycle rallies that last a week.
- We believe in road side attractions, gas station hot dogs, and finding out what’s over the next.
- We believe in rumbling engines, piston the size of garbage cans, fuel tank designed in 1936, freight-train size headlights, chrome and custom paint.
- We believe in flames and skulls. We believe life is what you make it, and we make it one hell of a ride.
- We believe the machine you sit on can tell the world exactly where you stand.
- We don’t care what everyone else believes.

(Believe in you motorcycle and she will give a hell of a ride)

domenica 28 marzo 2010

Inaugurazione Motoclub IRON-CROWN Brianza FMI


Prima uscita della stagione (la batteria l'ho controllata in settimana). . . start, e c'è motore, rombo, il suono dell'Harley. . . al primo colpo. Brava la mia Harley.
Dopo un breve giro sul lago, giusto per sgranchire la moto e le parti posteriori rimaste in letargo, andiamo all'INAUGURAZIONE MOTOCLUB IRON-CROWN BRIANZA FMI.
La sede del IRON-CROWN BRIANZA è c/o la BIRAUS BIKERS PUB in Via Misericordia 3 - Missaglia [Fraz.Missagliola (LC)]. Finalmente una giornata primaverile, speriamo che questo inverno sia finito davvero.
La giornata permette di stare all'aperto e ci sono tante moto e tanta gente, tanti raider, tra cui alcuni appartenenti ad importanti gruppi [ HAMC Milano - Red Devils Milano - Kiowa MC Lecco], bell'evento e quelli dell'IRON-CROWN meritano il massimo rispetto per come vedono e vivono il mondo del custom.
La birra del BIRAUS è ottima, e poi patatine, salamella, il sole, gli amici.... bella giornata.